Molti di noi abbiamo su terrazzo o balcone vasi di piante aromatiche che abitualmente usiamo in cucina per insaporire i nostri cibi. Certamente, chi ha un giardino può metterle a dimora e farle crescere in piena autonomia, chi invece non ne possiede uno può lasciarle crescere in vaso. Dall’origano alla menta, dal basilico alla salvia, le piante aromatiche hanno molte qualità. Non solo arricchiscono i nostri piatti con profumi inebrianti, ma possono essere usate anche come rimedi naturali: è il caso delle piante officinali.
La peculiarità della maggior parte delle erbe aromatiche è quella di essere piante perenni. Una volta piantate divengono un elemento fisso del nostro orto, come nel caso del timo, rosmarino e della salvia, in quanto capaci di resistere alle temperature più rigide. Alcune invece sono a ciclo annuale, come il prezzemolo e il basilico, una volta l’anno quindi occorrerà riseminarle.
E’ importante sapere quali sono le consociazioni giuste tra erbe aromatiche, perché creare una buona sinergia comporterà anche un miglioramento del sapore della spezia. Oltre a costituire una mini oasi naturale contro gli insetti nocivi, in questo modo si andranno a creare dei piccoli spazi profumati, che fungeranno anche da grazioso elemento decorativo.
Il periodo migliore per piantare le piante aromatiche è la primavera, il momento ideale di raccolta invece è quando la presenza di oli essenziali è maggiore. Di conseguenza risulta fondamentale raccogliere le spezie nel momento giusto per preservarne le qualità organolettiche. Necessitando di molta luce per crescere, è importante quindi riporre le nostre piantine in un punto di grande esposizione solare. Tutte le erbe aromatiche sono piccoli arbusti, di alcune si utilizza la foglia, di altre i semi o i fiori, alcune vanno consumate fresche, come la salvia e la menta, altre essiccate, come l’origano.
Come anticipato sopra, le piante aromatiche possiedono proprietà officinali e hanno ottimi effetti curativi, noti fin dai tempi molto antichi. Per poterne ricavare beneficio è possibile realizzare infusi, tisane o decotti, poiché è in fase di cottura che avviene il rilascio dei preziosi oli essenziali.
Quali sono le piante aromatiche più comuni e come prendersene cura?
Sono diversi i tipi di piante aromatiche, quelle più diffuse e di uso comune: rosmarino, origano, salvia, basilico, prezzemolo, menta, rucola, maggiorana e timo, sono le cosiddette piante aromatiche “da foglia”. Camomilla, calendula, lavanda, le aromatiche classificate “da fiore”. Aglio, pepe, coriandolo, cumino, ginepro e finocchietto sono le aromatiche “da seme o da bulbo”.
Le piante aromatiche non necessitano di grande manutenzione. Essendo tipicamente mediterranee richiedono molto sole e poca acqua. E’ consigliato annaffiarle al tramonto, quando i vasi e la terra sono raffreddati, per evitare che lo shock termico danneggi gli “odori”.
Per chi intende mettere le proprie piantine sul bancone di casa, la regola generale è quella di scegliere vasi circolari di 8 cm circa e posizionarli vicino a finestre, al riparo da fonti di umidità. E’ possibile mettere più piante aromatiche assieme in un solo vaso di circonferenza maggiore o scegliere una fioriera capiente, in modo da permetterne una crescita sana, tenendo conto della consociazione migliore per la nostra oasi aromatica.
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